
La Repubblica degli arbitri
Il professore era poco noto al grande pubblico ma molto conosciuto tra gli addetti ai lavori e anche alle Brigate Rosse, che nel volantino con cui ne rivendicarono l’uccisione lo definirono «uno dei migliori quadri politici della Dc, l’uomo chiave del rinnovamento, vero e proprio cervello politico del progetto demitiano, teso ad aprire una nuova fase costituente».Il 16 aprile di 25 anni fa Roberto Ruffilli aprì la porta della sua casa di Forlì a due assassini travestiti da postini. Dovevano consegnargli un pacco, gli avevano detto al citofono. Invece lo spinsero in salotto, lo fecero inginocchiare e lo uccisero con tre colpi alla nuca.
Quando venne ucciso, Ruffilli aveva appena licenziato alle stampe il secondo volume realizzato all’Arel, Il cittadino come arbitro, curato con Carlo Alberto Capotosti.
Prefazione, di M.C.
Introduzione, di Filippo Andreatta
Professore ordinario di Scienza politica, Università di Bologna,
e vicepresidente dell’Arel
Il disegno politico di Roberto Ruffilli, di Maria Serena Piretti
Professore ordinario di Storia contemporanea e Storia comparata
dei sistemi elettorali, Facoltà “Roberto Ruffilli”, Università di Bologna
Da Il cittadino come arbitro (Arel-il Mulino, 1988)
Introduzione
Lo sviluppo della Repubblica nell’impegno del
cattolicesimo democratico
(Dalla relazione al Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana
del 12 e 13 settembre 1984)
Dichiarazione di voto finale
(Intervento a nome della Dc nella seduta della Commissione
bicamerale per le riforme istituzionali del 29 gennaio 1985)
Le proposte della Dc per la X Legislatura.
Premessa
La ricerca degli accordi con gli altri partiti
(Lettera ai responsabili di settore dei partiti presenti in Parlamento,
novembre 1985 e febbraio 1986, e lettera dei capigruppo parlamentari
della Dc ai colleghi dei Gruppi presenti in Parlamento, marzo 1986)
Per l’avvio delle riforme
(Dalla relazione alla Direzione della Democrazia Cristiana del
2 dicembre 1986)
La legge sulla Presidenza del Consiglio
(Intervento nella discussione generale in Senato del 20 febbraio 1987)
1988: nuove spinte e vecchi ostacoli al processo di riforma istituzionale
Da Materiali per la riforma elettorale
(Arel-il Mulino, 1987)
La quota riservata alle coalizioni
(Intervento nella seduta del 18 luglio 1984 della Commissione
parlamentare per le riforme istituzionali)
L’evoluzione del sistema dei partiti e la riforma elettorale
Appendice
Excursus storico-politico negli anni Ottanta: dalla
fine della solidarietà nazionale al Caf, di Francesco Raschi
Docente di Storia delle Dottrine politiche, Corsi di laurea in Scienze
politiche, Università di Parma e Statale di Milano