UNA DOTE PER IL MERITO Idee per la ricerca e l’università italiane

La ricerca scientifica e l’università italiane scontano gravi inefficienze. Manca, in particolare, un’autentica cultura del merito. Troppo spesso lo si confonde con il talento naturale o con il genio, come se si trattasse di una prerogativa per pochi. Non s’intuisce, invece, che il merito si costruisce sin dai banchi di scuola…

La ricerca scientifica e l’università italiane scontano gravi inefficienze. Manca, in particolare, un’autentica cultura del merito. Troppo spesso lo si confonde con il talento naturale o con il genio, come se si trattasse di una prerogativa per pochi. Non s’intuisce, invece, che il merito si costruisce sin dai banchi di scuola. E soprattutto si alimenta giorno dopo giorno con relazioni personali e professionali improntate alla verità, contro la logica del più furbo o del più protetto. In società complesse e spesso disorientate, il merito è una risorsa per la democrazia, un valore aggiunto che restituisce dignità alla comunità e rende trasparente e certificabile la competizione tra i ricercatori e, più in generale, tra gli attori sociali. Merito non significa soltanto meritocrazia, ma anche opportunità per abbattere le barriere, per consentire la mobilità sociale e insieme garantire la coesione, per favorire l’integrazione e l’internazionalizzazione delle istituzioni di ricerca. Le università e gli enti di ricerca italiani sono stato negli ultimi anni al centro di numerosi, e talvolta confusi, tentativi di riforma, molti di quali avevano proprio il difetto di non voler partire dal merito, di piegare il sapere alla politica o a disegni riformatori troppo vasti e come calati dall’alto. Alle buone intenzioni non sono seguiti i fatti. I migliori ricercatori resistono con fatica o se ne vanno.


Gli autori che hanno accettato di collaborare a questo volume sono tutti esperti di sistemi di ricerca: economisti, fisici, scienziati della vita, letterati e umanisti che, all’inizio di una nuova legislatura, hanno voluto, ancor una volta, metter in ordine alcune loro idee per contribuire, senza la presunzione di ridisegnare il mondo, al rilancio della ricerca italiana.



Indice:



  • Prefazione, di Enrico Letta.

  • Introduzione – La cultura del merito: una questione nazionale.

  • Il buongoverno nella ricerca e nelle università italiane, di Giuseppe Tognon.

  • Università di massa e formazione scientifica: struttura produttiva e utopia, di Piero Giarda

  • Il merito e gli equilibri di potere. Come liberare la ricerca in Italia, di Giorgio Parisi

  • La professione accademica. Reclutamento, carriera e retribuzione in un’università autonoma e responsabile, di Giliberto Capano

  • Una sfida per il futuro: equità e merito nelle politiche di sostegno agli studenti, di Giuseppe Catalano

  • Meritocrazia, internazionalizzazione e «reientro dei cervelli», di Alessandro Schiesaro

  • Un nuovo sistema di valutazione della ricerca per una nuova politica del merito, di Carlo Calandra Buonaura

  • Le fondazioni per la meritocrazia. L’Italia e il nuovo modello sociale della conoscenza, di Franco Mosconi e Francesco Clementi 

  • Il merito diffuso. Ricerca in Europa, ricerca in Italia e ricerca… nello spazio, di Giovanni F. Bignami

  • Il merito per la vita. Che fare per il rilancio della ricerca nelle scienze della vita? di Jacopo Meldolesi

  • La politica della ricerca nella dimensione regionale: localismo o localizzazione? di Gianluca Salvatori

  • L’eccellenza dell’università, motore per lo sviluppo locale, di Rodolfo Zich

  • Preparare al merito. La diffusione della cultura scientifica e tecnologica, di Enrico Alleva e Daniela Santucci

  • Notizie sugli Autori

  • Pubblicazioni Arel

Gli autori:

Giuseppe Tognon è professore ordinario di Storia dell’Educazione all’Università Lumsa di Roma. Tra il 1996 e il 1998 è stato Sottosegretario di Stato per l’Università e la Ricerca scientifica e tecnologica nel governo Prodi.




Prefazione di Enrico Letta. Contributi di Enrico Alleva, Giovanni Bignami, Carlo Calandra, Giliberto Capano, Giuseppe Catalano, Francesco Clementi, Piero Giarda, Jacopo Meldolesi, Franco Mosconi, Giorgio Parisi, Gianluca Salvatori, Daniela Santucci, Alessandro Schiesaro e Rodolfo Zich.