L’ESPERIENZA ITALIANA DI FEDERALISMO FISCALEUna rivisitazione del decreto legislativo 56/2000

La riconsiderazione del testo del decreto suggerisce, tuttavia, l’opportunità di qualche intervento correttivo diretto a conciliare i due criteri del finanziamento in base al «fabbisogno» e del finanziamento in base alla perequazione incompleta della capacità fiscale, e per tenere conto degli obiettivi di redistribuzione territoriale che caratterizzano molti degli attuali programmi di finanziamento dell’attività regionale.

Il decreto legislativo n. 56/2000 si proponeva di affiancare al tradizionale criterio di finanziamento dell’attività degli enti decentrati in base ai «fabbisogni» il criterio della perequazione incompleta della capacità fiscale. Su di esso, e sulla sua prima completa applicazione, si sono rovesciate forti critiche da parte di alcune Regioni, che hanno impugnato il provvedimento davanti alla giustizia amministrativa e, in via incidentale, anche davanti alla Corte costituzionale. Una parte non marginale delle critiche deriva da errori di applicazione da parte del governo. Si può mostrare che se il decreto fosse stato applicato con un po’ di sentimento, avrebbe prodotto risultati molto diversi da quelli che gli sono stati attribuiti. La riconsiderazione del testo del decreto suggerisce, tuttavia, l’opportunità di qualche intervento correttivo diretto a conciliare i due criteri del finanziamento in base al «fabbisogno» e del finanziamento in base alla perequazione incompleta della capacità fiscale, e per tenere conto degli obiettivi di redistribuzione territoriale che caratterizzano molti degli attuali programmi di finanziamento dell’attività regionale.


Le proposte tendono a conciliare le diverse indicazioni che gli articoli 117 e 119 della Costituzione offrono proprio in materia di finanziamento dell’attività regionale.


Indice del volume


Prefazione. Capitolo I – Analisi, con un po’ di storia. 1. Fabbisogni e perequazione incompleta. 2. Perequazione incompleta e visioni del federalismo. 3. Intendimenti e assunzioni del d.lgs. 56/2000: condizioni non realizzate. Capitolo II – Il riparto del 2002: confronti con lo status quo e problemi applicativi. 1. Aspetti estetici della formula di riparto. 2. L’importo del fondo perequativo e i trasferimenti soppressi. 3. Il riparto del fondo perequativo a regime, come visto nel 2002. 4. Il confronto con lo status quo. 5. Problemi applicativi e di interpretazione del d.lgs 56/2000: sue imprecisioni. 6. Conclusioni. Capitolo III – Il riparto per il 2002: errori e proposte di revisione. 1. Modifiche realizzabili in via amministrativa. 2. Simulazioni e confronti per il 2002. 3. Modifiche che richiedono interventi legislativi. Capitolo IV – Un detour sulla finanza regionale del 2003. 1. I trasferimenti statali riclassificati sulla base degli artt. 117 e 119 della Costituzione. 2. Alcuni dati aggregati per il 2003. 3. La struttura per Regione di spese ed entrate. 4. La relazione tra entrate e reddito. 5. La persistenza nel tempo degli obiettivi di redistribuzione territoriale. Capitolo V – Una proposta di riforma. 1. Le proposte di riforma, in sintesi. 2. Isolare il finanziamento della spesa sanitaria. 3. Utilizzare coefficienti di perequazione differenziati. 4. Estendere il campo di applicazione del decreto. 5. Il merito politico dei programmi di trasferimenti soppressi. 6. La nuova formula di riparto. 7. Qualche simulazione per il 2003. Capitolo VI – Qualche conclusione. 1. Le colpe dell’incompleta perequazione della capacità fiscale. 2. Il carattere non così innovativo del decreto. 3. Gli indicatori regionali del fabbisogno sanitario. 4. Una proposta di riforma. 5. Fatiche di Sisifo? Appendice. Indice delle figure. Indice delle tabelle. Notizie sull’Autore. Pubblicazioni Arel.

Gli autori:

Piero Giarda è attualmente docente di Scienza delle Finanze e responsabile del Laboratorio di Analisi monetaria dell’Università Cattolica di Milano. Ha svolto attività di consulenza per la Presidenza del Consiglio dei ministri e per il Ministero delle Finanze. E’ stato sottosegretario di Stato al Ministero del Tesoro dal 1995 al 2001. Presso lo stesso Ministero, dal 1986 al 1995, ha ricoperto l’incarico di presidente della Commissione tecnica per la Spesa pubblica. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche sui temi della politica monetaria, degli effetti della tassazione, della finanza locale e della gestione ed efficienza della spesa pubblica. Tra le pubblicazioni più recenti: Concorrenza, competenze regionali e politica economica nella sentenza n. 14/2004 della Corte costituzionale, in «Società italiana degli economisti», 2004; Decentralization and Intergovernamental Fiscal Relations in Italy, in «Rivista di diritto finanziario e scienza della finanza», 2004; Federalismo fiscale, voce per il Supplemento della Enciclopedia Treccani, 2004.