COSTITUZIONE E REGOLAZIONE Interessi, norme e regole sullo sfruttamento delle risorse naturali

La riforma costituzionale del 2001, imperfetta e spesso problematica se letta insieme alla precedente «riforma Bassanini», è stata interpretata dalla Corte costituzionale con un vigore e una frequenza senza precedenti. Ciò apre un’ampia prospettiva di lavoro per la scienza e per il diritto costituzionale, ma invita le istituzioni e l’ordinamento a ridisegnare numerosi settori o materie la cui identità è stata profondamente rivisitata dal nuovo Titolo V della Costituzione, che applica la tecnica delle competenze legislative enumerate per la sfera statale e per quella concorrente. I settori coinvolti e gli intrecci tra essi sono numerosi  e talora fondamentali.

La riforma costituzionale del 2001, imperfetta e spesso problematica se letta insieme alla precedente «riforma Bassanini», è stata interpretata dalla Corte costituzionale con un vigore e una frequenza senza precedenti. Ciò apore un’ampia prospettiva di lavoro per la scienza e per il diritto costituzionale, ma invita le istituzioni e l’ordinamento a ridisegnare numerosi settori o materie la cui identità è stata profondamente rivisitata dal nuovo Titolo V della Costituzione, che applica la tecnica delle competenze legislative enumerate per la sfera statale e per quella concorrente. I settori coinvolti e gli intrecci tra essi sono numerosi  e talora fondamentali. Una esemplare chiave di lettura o meglio di delimitazione metodologica e funzionale è offerta nel volume dal confronto tra la categoria storica dei beni pubblici e quella delle risorse naturali. Tale confronto è sostenuto, motivato e necessitato dall’influenza del progresso scientifico e tecnologico e dal turbinoso conflitto di interessi che lo sottendono. Questa linea tematica si incrocia nello studio, restando tuttavia distinta ed esemplare, con quella pure molto attuale della rilettura del sistema delle fonti del diritto e con quella della qualità della legislazione latamente intesa. Il campo delle risorse naturali in cui si intrecciano categorie antiche come quelle della proprietà e dei beni pubblici, e attuali quanto probletiche, come quella ormai costituzionalizzata della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, fornisce dunque una linea di approfondimento utile al legislatore di ogni livello al fine di considerare se gli adombrati nuovi bisogni normativi debbano essere affrontati anche con gli strumenti legislativi, segnati dalla generalità e dall’astrattezza, ma non più dalla stabilità, ovverso si debba ricorrere a categorie non nuove, ma da ripensare e adattare alla realtà complessa e conflittuale odierna: quella della «regolazione» e della «normazione tecnica».

 

Indice
Introduzione. PARTE I «REGOLAZIONE», PIANIFICAZIONE E NORME TECNICHE. Capitolo 1 – Ambiguità e necessità della regolazione. Capitolo 2 – Ambiguità e necessità di norme e regole tecniche: l’esemplarità del campo ambientale. Capitolo 3 – Avvento della valutazione ambientale strategica e correlate riflessioni sulla pianificazione come regolazione. PARTE II LA REGOLAZIONE PER LA GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI. Capitolo 4 – Le sollecitazioni dell’ordinamento internazionale verso la regolazione di settore.  Capitolo 5 – Le sollecitazioni, le direttive e gli indirizzi dell’ordinamento comunitario europeo verso la regolazione di settore. Capitolo 6 – Evoluzione e orientamenti dell’ordinamento interno verso la regolazione di settore.  Capitolo 7 – Valore esemplare di un modello di regolazione dell’utilizzazione delle risorse biologiche nel mare Mediterraneo  Capitolo 8 – Integrazione e regolazione nella politica dell’acqua». Capitolo 9 – Rilievo evolutivo ed attualità modellistica della bonifica integrale e dei relativi «consorzi» Capitolo 10 – Mutamenti tecnici e oggettivi dello sfruttamento delle risorse minerarie: dalle risorse al prodotto. Capitolo 11 – Proprietà dei beni minerari, uso delle risorse e regolazione tecnica. Capitolo 12 – Interessi e funzioni pubbliche a confronto con il regime d’uso delle risorse minerarie.  Riepilogo. Giurisprudenza consultata. Notizie sull’Autore. Pubblicazioni Arel.

Gli autori:

Nicola Greco è professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Messina e docente stabile di Diritto pubblico dell’Ambiente presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Libero docente in Diritto pubblico anglo-americano, ha lavorato per il programma italiano dell’Università di Berkeley. Ha insegnato nelle Università di Bologna, Firenze, Cagliari, Padova, Pisa, Parma, Luiss Roma. Direttore della rivista «Studi parlamentari e di politica costituzionale», ha pubblicato numerosi volumi e saggi su costituzione e amministrazione, sulla comparazione giuridica e sul governo dell’ambiente.