Perequazione dei fabbisogni e della capacità fiscale in una rivisitazione del decreto legislativo 56/2000

Si è tenuto a Roma, mercoledì 18 maggio, presso la sede dell’Arel, un seminario dal titolo Perequazione dei fabbisogni e della capacità fiscale in una rivisitazione del decreto legislativo 56/2000. All’introduzione di Enrico Letta ha fatto seguito una relazione del professor Piero Giarda che, dopo aver illustrato la ratio del decreto 56/2000, ha voluto metterne in luce i principali limiti. Hanno partecipato, tra gli altri, Mario Sarcinelli, Tiziano Treu, Vincenzo Visco.

Si è tenuto a Roma, mercoledì 18 maggio, presso la sede dell’Arel, un seminario dal titolo Perequazione dei fabbisogni e della capacità fiscale in una rivisitazione del decreto legislativo 56/2000. All’introduzione di Enrico Letta ha fatto seguito una relazione del professor Piero Giarda che, dopo aver illustrato la ratio del decreto 56/2000, ha voluto metterne in luce i principali limiti. Hanno partecipato, tra gli altri, Mario Sarcinelli, Tiziano Treu, Vincenzo Visco. Con il decreto 56/2000 ad ogni regione non viene riconosciuta la copertura finanziaria di tutti i suoi fabbisogni: a parte la spesa sanitaria, infatti, le restanti voci di spesa vengono finanziate secondo un principio pro-capite uniforme su tutto il territorio, con l’obiettivo di diminuire le differenze territoriali. Durante la relazione, l’attenzione è stata rivolta alla necessità di leggere il decreto nel modo più adeguato e ad alcune possibilità concrete di rivisitarlo, ad esempio scorporando da esso la spesa sanitaria. Si è, inoltre, sollevata l’esigenza di chiarire la motivazione politica sottostante al testo normativo, definendo l’intensità di redistribuzione desiderata.