Il Civil Rights Act
Il 2 luglio 1964 e la fine della segregazione razziale
«[…] Per rendere stabile e duratura una relazione di dominio è necessario elaborare una visione del mondo che giustifichi la sottomissione dell’uno all’altro. Di qui l’elaborazione di rappresentazioni della realtà sociale che asseriscono la superiorità di alcuni individui su altri individui, degli uomini sulle donne, dei ricchi sui poveri, dei neri sui bianchi. […] La falsa rappresentazione divenuta opinione comune ha una straordinaria potenza inerziale e solo un faticoso lavoro della ragione, della speranza e della lotta può arrivare a scalfirla.»
Il 2 luglio del 1964 venne approvato, negli Stati Uniti, il Civil Rights Act, una legge federale che dichiarò illegale la segregazione razziale nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle strutture pubbliche in generale. L’AREL ricorda l’anniversario di una delle pietre miliari nella lotta alle discriminazioni su base razziale con le parole che Michele Nicoletti scrisse nell’articolo La democrazia sensibile alla verità (VERITÀ, AREL la rivista 2/2011).