I 50 anni dell’Università fondata da Nino Andreatta

La nascita dell’Unical sulla collina di Arcavacata

Nell’autunno del 1972, in Calabria, una delle Regioni allora più povere e arretrate del paese, ebbe inizio l’avventura di quello che sarebbe diventato il più grande campus universitario d’Italia. «Creare al Sud una città di giovani, ai quali offrire, in una terra abituata a vedere i suoi figli partire, un motivo per restare» era il sogno di Nino Andreatta, uomo visionario arrivato dal profondo nord per costruire e organizzare l’impresa di cui diventò rettore.

Una università residenziale per studenti calabresi fuorisede e docenti chiamati da ogni parte d’Italia. La graduatoria per l’accesso gratuito avveniva attraverso un calcolatore che teneva conto sia del reddito sia del merito. La lingua inglese era obbligatoria.

Per realizzare il progetto Andreatta dovette superare difficoltà di ogni genere: pratiche, burocratiche, politiche, non ultima la diffidenza, quando non l’aperta ostilità, di apparati di potere antico. Ma non si arrese e in questi giorni l’Unical celebra i 50 anni dall’apertura di quel primo anno accademico.

 

Qui la ricostruzione di una grande storia italiana e un video dell’epoca pubblicato dall’Unical.

 

Qui la rassegna stampa dell’evento. In apertura l’intervista a Giana Petronio Andreatta