
Sfruttamento delle risorse naturali, costituzione e regolazione
La riforma del Titolo V della Costituzione, e le sue successive interpretazioni da parte della Consulta, hanno profondamente ridisegnato modalità, confini, competenze della sfera dell’intervento pubblico. Numerosi settori sono stati così al centro di una rilettura del sistema delle fonti del diritto e di una riflessione più generale sulla qualità della legislazione. Tra questi, un rilievo centrale, e in larga parte inedito rispetto al passato, merita il settore ambientale. Il volume Costituzione e regolazione. Interessi, norme e regole sullo sfruttamento delle risorse naturali – curato dal professor Nicola Greco e in libreria dal mese di dicembre per la collana Arel-Il Mulino – analizza in questa prospettiva il tema dello sfruttamento delle risorse naturali, a partire dal confronto con la categoria storica dei beni pubblici.
La riforma del Titolo V della Costituzione, e le sue successive interpretazioni da parte della Consulta, hanno profondamente ridisegnato modalità, confini, competenze della sfera dell’intervento pubblico. Numerosi settori sono stati così al centro di una rilettura del sistema delle fonti del diritto e di una riflessione più generale sulla qualità della legislazione. Tra questi, un rilievo centrale, e in larga parte inedito rispetto al passato, merita il settore ambientale. Il volume Costituzione e regolazione. Interessi, norme e regole sullo sfruttamento delle risorse naturali – curato dal professor Nicola Greco e in libreria dal mese di dicembre per la collana Arel-Il Mulino – analizza in questa prospettiva il tema dello sfruttamento delle risorse naturali, a partire dal confronto con la categoria storica dei beni pubblici. Un confronto «sostenuto, motivato e necessitato dall’influenza del progresso scientifico e tecnologico e del turbinoso conflitto di interessi che lo sostengono».