
SICUREZZA, INNOVAZIONE, CRESCITA
Gli investimenti in ricerca per la sicurezza producono innovazione diffusa in un vasto numero di settori industriali e stimolano, attraverso incrementi di produttività, una crescita competitiva: l’esperienza americana ne offre una chiara dimostrazione. …
Gli investimenti in ricerca per la sicurezza producono innovazione diffusa in un vasto numero di settori industriali e stimolano, attraverso incrementi di produttività, una crescita competitiva: l’esperienza americana ne offre una chiara dimostrazione. Con il supporto dell’analisi economica, gli autori del volume analizzano la possibilità di attivare un circolo ugualmente virtuoso anche nei Paesi europei, in termini di formazione di capitale umano qualificato, nascita di nuove imprese, sviluppo di innovazioni di prodotto e di processo e collaborazione tra settore pubblico e privato. Emerge, anche alla luce del nuovo contesto geopolitico e in linea con il rafforzamento della politica estera e di difesa comune dell’Unione, l’opportunità di superare le logiche nazionali che caratterizzano le politiche di difesa degli Stati membri, per realizzare un salto di qualità nella cooperazione europea e beneficiare così dei vantaggi delle economie di scala. Il volume fornisce, infine, elementi utili al ripensamento delle politiche pubbliche nel settore della sicurezza, sul versante sia del finanziamento, sia dell’organizzazione della R&S e delle politiche industriali.
Indice del volume
Prefazione, di Enrico Letta. Introduzione. Capitolo I – L’analisi economica della sicurezza. 1. La difesa come bene pubblico. Ruolo dello Stato e impatto sulla crescita economica. 2. Il finanziamento della spesa militare. 3. La sicurezza dopo l’11 settembre: minacce asimmetriche e beni pubblici ‘globali’. Capitolo II – Sicurezza e crescita economica. 1. Gli effetti economici della spesa militare. 2. Un’analisi cross country. 3. Un’analisi empirica delle relazioni di causazione. Capitolo III – Ricerca, sicurezza, produttività industriale. 1. La ricerca militare come bene economico. 2. I programmi mission oriented nel settore della difesa: ricerca, sviluppo e produttività. 3. Le radici istituzionali della leadership tecnologica statunitense: il caso del DHS. Capitolo IV – La domanda pubblica e gli schemi di procurement. 1. Procurement pubblico e competizione tra imprese: una rappresentazione stilizzata. 2. Un modello di procurement per il settore della difesa. 3. Il procurement militare: dimensioni rilevanti. 4. Modelli di procurement e produttività industriale: un confronto tra Europa e Stati Uniti. Considerazioni conclusive.Gli autori:
Fabio Pammolli è professore straordinario di Economia e Management presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Firenze, direttore di IMT (Lucca Instiotute for Advanced Studies) e presidente della Fondazione CERM (Competitività, Regolazione e Mercati). E’ autore di pubblicazioni internazionali su temi di economia industriale e di economia dell’innovazione.
Andrea Paci è professore straordinario di Economia e gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Firenza. E’ componente della Deputazione generale della Fondazione Monte dei Pachi di Siena e ha collaborato con la Segreteria tecnica del Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato (dal 2000 al 2001). E’ autore di pubblicazioni sullo sviluppo delle imprese e pubblic utilities.
Massimo Riccaboni è ricercatore di Economia e Management presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Firenze. Si occupa di economia dell’innovazione, dinamica industriale, analisi delle reti ed autore di numerosi saggi scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali.